Come devono essere le sedie per lavorare

06.12.2016 16:40
Le sedie ergonomiche per lavorare devono essere di altissima qualità, perché chi lavora seduto per molte ore al giorno se non si trova in una posizione corretta rischia gravi patologie invalidanti. Chi passa otto ore davanti a un computer o comunque ad una scrivania, deve avere una posizione seduta corretta ed è anche stabilito dalla legge. I datori di lavoro hanno la loro convenienza a fornire ai dipendenti delle sedie ergonomiche per lavorare, perché se questi dovessero in futuro lamentare una malattia professionale ne dovranno pagare le conseguenze. La posizione di lavoro non si deve improvvisare e il primo sintomo che sia scorretta è il mal di schiena. Una lombaggine costante non deve essere sottovalutata perché potrebbe portare a conseguenze più serie. 
 
Oggi qualunque tipo di lavoro dipende almeno in parte dal computer, quindi usare delle sedie ergonomiche per lavorare è importante per tutti. La caratteristica principale di una sedia ergonomica è quella di consentire alla persona che è seduta di fare dei piccoli movimenti. Il campanello di allarme di una seduta errata è un forte irrigidimento muscolare e la necessità di doversi stiracchiare appena ci si alza. I muscoli immobilizzati per tante ore in una posizione sbagliata si irrigidiscono e le articolazioni si infiammano, questo con il tempo porta a malattie articolari difficili da curare. Per scegliere una sedia adeguata che consenta di rimanere tante ore a lungo alla scrivania senza avere dolori o, peggio, ammalarsi alle articolazioni, basta seguire alcuni semplici criteri.
 
Innanzitutto la sedia deve avere sia lo schienale che i braccioli; è importante che la posizione a sedere sia rilassata e che i braccioli consentano di appoggiare il gomito senza che le spalle siano costrette a stare arcuate con il collo irrigidito perché la scrivania è troppo alta. La posizione corretta del gomito è a circa 90 gradi, perché l’avambraccio deve poggiare completamente sulla scrivania sia per scrivere a mano che per impugnare il mouse. Chi trascorre la maggior parte del tempo a scrivere sulla tastiera del computer dovrebbe stare leggermente più in alto, in modo che i polsi non assumano una piega innaturale rischiando di ammalarsi di tunnel carpale. La parte lombare deve essere sempre appoggiata, le spalle invece si devono poter muovere in avanti o indietro e appoggiarsi completamente allo schienale per rilassarsi frequentemente. È importante anche l’imbottitura della sedia, morbida ma non troppo e che sia soprattutto traspirante, perché la pelle di natiche, cosce e schiena deve poter respirare continuamente. Per questo motivo è preferibile scegliere delle sedie ergonomiche per lavorare fatte di un tessuto diverso dalla pelle o dalla ecopelle, se vi si deve stare seduti per molte ore al giorno. Magari saranno meno belle esteticamente ma sicuramente più salutari.Le sedie ergonomiche per lavorare devono essere di altissima qualità, perché chi lavora seduto per molte ore al giorno se non si trova in una posizione corretta rischia gravi patologie invalidanti. Chi passa otto ore davanti a un computer o comunque ad una scrivania, deve avere una posizione seduta corretta ed è anche stabilito dalla legge. I datori di lavoro hanno la loro convenienza a fornire ai dipendenti delle sedie ergonomiche per lavorare, perché se questi dovessero in futuro lamentare una malattia professionale ne dovranno pagare le conseguenze. La posizione di lavoro non si deve improvvisare e il primo sintomo che sia scorretta è il mal di schiena. Una lombaggine costante non deve essere sottovalutata perché potrebbe portare a conseguenze più serie. 
 
Oggi qualunque tipo di lavoro dipende almeno in parte dal computer, quindi usare delle sedie ergonomiche per lavorare è importante per tutti. La caratteristica principale di una sedia ergonomica è quella di consentire alla persona che è seduta di fare dei piccoli movimenti. Il campanello di allarme di una seduta errata è un forte irrigidimento muscolare e la necessità di doversi stiracchiare appena ci si alza. I muscoli immobilizzati per tante ore in una posizione sbagliata si irrigidiscono e le articolazioni si infiammano, questo con il tempo porta a malattie articolari difficili da curare. Per scegliere una sedia adeguata che consenta di rimanere tante ore a lungo alla scrivania senza avere dolori o, peggio, ammalarsi alle articolazioni, basta seguire alcuni semplici criteri.
 
Innanzitutto la sedia deve avere sia lo schienale che i braccioli; è importante che la posizione a sedere sia rilassata e che i braccioli consentano di appoggiare il gomito senza che le spalle siano costrette a stare arcuate con il collo irrigidito perché la scrivania è troppo alta. La posizione corretta del gomito è a circa 90 gradi, perché l’avambraccio deve poggiare completamente sulla scrivania sia per scrivere a mano che per impugnare il mouse. Chi trascorre la maggior parte del tempo a scrivere sulla tastiera del computer dovrebbe stare leggermente più in alto, in modo che i polsi non assumano una piega innaturale rischiando di ammalarsi di tunnel carpale. La parte lombare deve essere sempre appoggiata, le spalle invece si devono poter muovere in avanti o indietro e appoggiarsi completamente allo schienale per rilassarsi frequentemente. È importante anche l’imbottitura della sedia, morbida ma non troppo e che sia soprattutto traspirante, perché la pelle di natiche, cosce e schiena deve poter respirare continuamente. Per questo motivo è preferibile scegliere delle sedie ergonomiche per lavorare fatte di un tessuto diverso dalla pelle o dalla ecopelle, se vi si deve stare seduti per molte ore al giorno. Magari saranno meno belle esteticamente ma sicuramente più salutari.

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