Scegliere le sedie dell'ufficio optando prima di tutto sull'ergonomia

07.11.2017 06:21
Passiamo una parte rilevante del nostro tempo seduti e per chi fa un lavoro d'ufficio questo tempo aumenta significativamente.
Quindi nella scelta delle sedie dell'ufficio è fondamentale tener conto dell'ergonomia, che permette di ridurre in gran parte i disturbi di posture errate e della staticità.
 
Egonomia, una scienza multidisciplinare.
L'ergonomia si occupa dell'interazione tra l'uomo e il suo ambiente. In particolare nell'interazione con l'ambiente di lavoro, al fine di avere un buon livello ergonomico in questo rapporto, i requisiti importanti da rispettare devono essere la sicurezza prima di tutto, ma anche adattabilità , usabilità, comfort, gradevolezza, comprensibilità e cosi via.
Per questo l'ergonomia si basa su molte discipline e scienze nello studio di essere umani e i loro ambienti (biomeccanica, antropometria, ingegneria biomedica..etc).
 
I disturbi da staticità.
E' un concetto ormai affermato che stare fermi seduti per molto tempo provoca molteplici disturbi. Questo rischio aumenta nel caso si lavori da seduti. 
Disturbi muscolo scheletrici per posture statiche e spesso errate , ma anche disturbi circolatori agli arti inferiori.
Negli ultimi anni si è scoperto che non basta solo una postura corretta nella seduta.
La prolungata assenza di movimento provoca sovraccarico e dolore alla colonna vertebrale. Quando si è troppo tempo fermi si tende a cambiare posizione continuamente, come se il corpo reagisse alla staticità per lui dannosa.
 
La scelta della sedia ideale.
La sedia dell'ufficio quindi deve rispettare tutti i criteri più avanzati dell'ergonomia. 
La possibilità di regolare l'altezza per avere comodita visiva al fine di migliorare l'attenzione e diminuire l'affaticamento degli occhi.
Lo schienale deve garantire una posizione del busto simile alla posizione eretta e la seduta a sella favorire una posizione meno faticosa per la colonna vertebrale.
Ma la sedia d'ufficio ideale è quella che garantisce di stare in movimento anche da seduti, senza assumere posizioni strane e senza arrivare esausti alla fine della giornata. Quindi una seduta attiva che soddisfa e asseconda il naturale bisogno del corpo di movimento.
L'ergonomia dinamica si basa sul movimento controllato della sedia, che si deve muovere seguendo i movimenti del corpo, garantendo in ogni spostamento posture corrette per evitare cosi i danni da sedute prolungate.
La sedia deve garantire un movmento alle gambe, in base alla necessità istintiva del corpo. 
Lo schienale deve seguire la schiena, accompagnarla in avanti mentre si scrive e inclinandosi all'indietro quando ci si appoggia.
Insomma questa è l'evoluzione del sedersi. 
Con lo sviluppo dell'ergonomia dinamica tutto la comodità di stare seduti in modo corretto garantendo la naturale esigenza di muoversi del corpo umano, evitando spiacevoli fastidi fisici.
Passiamo una parte rilevante del nostro tempo seduti e per chi fa un lavoro d'ufficio questo tempo aumenta significativamente.
Quindi nella scelta delle sedie dell'ufficio è fondamentale tener conto dell'ergonomia, che permette di ridurre in gran parte i disturbi di posture errate e della staticità.
 

Egonomia, una scienza multidisciplinare

L'ergonomia si occupa dell'interazione tra l'uomo e il suo ambiente. In particolare nell'interazione con l'ambiente di lavoro, al fine di avere un buon livello ergonomico in questo rapporto, i requisiti importanti da rispettare devono essere la sicurezza prima di tutto, ma anche adattabilità , usabilità, comfort, gradevolezza, comprensibilità e cosi via.
Per questo l'ergonomia si basa su molte discipline e scienze nello studio di essere umani e i loro ambienti (biomeccanica, antropometria, ingegneria biomedica..etc).
 

I disturbi da staticità

E' un concetto ormai affermato che stare fermi seduti per molto tempo provoca molteplici disturbi. Questo rischio aumenta nel caso si lavori da seduti. 
Disturbi muscolo scheletrici per posture statiche e spesso errate , ma anche disturbi circolatori agli arti inferiori.
Negli ultimi anni si è scoperto che non basta solo una postura corretta nella seduta.
La prolungata assenza di movimento provoca sovraccarico e dolore alla colonna vertebrale. Quando si è troppo tempo fermi si tende a cambiare posizione continuamente, come se il corpo reagisse alla staticità per lui dannosa.
 

La scelta della sedia ideale

La sedia dell'ufficio quindi deve rispettare tutti i criteri più avanzati dell'ergonomia. 
La possibilità di regolare l'altezza per avere comodita visiva al fine di migliorare l'attenzione e diminuire l'affaticamento degli occhi.
Lo schienale deve garantire una posizione del busto simile alla posizione eretta e la seduta a sella favorire una posizione meno faticosa per la colonna vertebrale.
Ma la sedia d'ufficio ideale è quella che garantisce di stare in movimento anche da seduti, senza assumere posizioni strane e senza arrivare esausti alla fine della giornata. Quindi una seduta attiva che soddisfa e asseconda il naturale bisogno del corpo di movimento.
L'ergonomia dinamica si basa sul movimento controllato della sedia, che si deve muovere seguendo i movimenti del corpo, garantendo in ogni spostamento posture corrette per evitare cosi i danni da sedute prolungate.
La sedia deve garantire un movmento alle gambe, in base alla necessità istintiva del corpo. 
Lo schienale deve seguire la schiena, accompagnarla in avanti mentre si scrive e inclinandosi all'indietro quando ci si appoggia.
Insomma questa è l'evoluzione del sedersi. 
Con lo sviluppo dell'ergonomia dinamica tutto la comodità di stare seduti in modo corretto garantendo la naturale esigenza di muoversi del corpo umano, evitando spiacevoli fastidi fisici.
 
 

 

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